Milioni di persone nel terzo mondo non hanno accesso alle cure, ai farmaci e vaccini disponibili nei Paesi industrializzati. Dieci milioni di bambini con meno di 5 anni muoiono ogni anno a causa di malattie infettive per le quali esistono cure nei Paesi sviluppati. Tre milioni di bambini muoiono ogni anno perché non sono stati vaccinati. Centocinquanta milioni di donne vorrebbero gestire le loro gravidanze, ma non hanno accesso a metodi contraccettivi (ONU, 2014). La diffusione di epidemie non fa altro che aumentare il divario tra Paesi poveri e Paesi ricchi.

Basterebbe questo per dipingere un quadro drammatico. A ben guardare, però, la realtà è ancor più complessa. Favorire l’accesso alle cure non significa solo dare farmaci a prezzi accessibili. Riguarda anche le infrastrutture sanitarie e logistiche, la formazione degli infermieri, dottori, farmacisti, il livello di educazione che faccia comprendere l’igiene e l’importanza della cura.

Riuscire a vivere in salute è un compito arduo anche nel nostro mondo. Richiede impegno, conoscenza per comprendere i sottili meccanismi che regolano la vita, derisione delle leggende su farmaci miracolosi e vaccini pericolosi che girano su internet. Questo è il vero concetto di prevenzione. Fare diversamente, ignorando le leggi naturali, guidati da impulsi, istinti e falsi miti significa dover far i conti con le malattie, le sofferenze, il degrado.

Il mondo si affida al Rotary per affrontare queste sfide globali e dare l'esempio. Ed i rotariani rispondono. Disegnano e costruiscono le infrastrutture mediche, dotano gli ospedali di attrezzature idonee, formano squadre di esperti per insegnare le nuove tecniche a dottori, infermieri, mamme, comunità, governi. E non solo nelle comunità colpite da terribili epidemie e nei Paesi sottosviluppati. Presto, in Italia, ci impegneremo tutti contro il Papilloma Virus.

Auguri per le prossime festività e buon Rotary!