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Lettera del Governatore Piccioni Gennaio 2013

Data inserimento: 24-01-3013

Photo Gennaio 2013

Cari Amici, Buon Anno!

Oggi la Chiesa celebra la 46a “Giornata Mondiale della Pace” ed il messaggio del Pontefice sarà dedicato agli Operatori di Pace, con l’intento di incoraggiare tutti a sentirsi responsabili nella costruzione della pace. Un bel promemoria per noi rotariani che siamo chiamati a costruire “La Pace attraverso il Servizio” nell’anno in cui il Rotary si accingere a celebrare il suo 108° anniversario.

Il nostro calendario dedica il mese di gennaio alla “consapevolezza del Rotary”. Altre fonti parlano di “sensibilizzazione al Rotary”. Due espressioni a mio avviso legate fra loro, forse due modi di dire la stessa cosa.

Cominciamo dalla consapevolezza: sapere cosa è e cosa fa il Rotary. Facciamo molto, ma pochi sanno chi siamo e cosa facciamo (sto citando il Segretario Generale John Hewko).

A chi è diretto il messaggio? I destinatari sono sia all’interno che all’esterno della nostra associazione. Se noi rotariani non conosciamo bene scopi e obiettivi del Rotary, se pensiamo che tutto si risolve in un incontro settimanale, preferibilmente conviviale, con l’obiettivo di ascoltare una conferenza quasi sempre interessantissima, ma spesso con pochi spunti rotariani,   abbiamo molto su cui riflettere. Vi siete mai domandati, al termine di queste conferenze, quale obiettivo rotariano è stato raggiunto?

Un modo per migliorare la nostra conoscenza del Rotary è dedicare alcune nostre riunioni alla formazione, avvalendoci delle numerose risorse disponibili. E un po’ di autoformazione non guasterebbe. Noterete che uso sempre il termine riunione ma mai quello di conviviale. Perché? A voi la risposta!.

Solo con una buona conoscenza del Rotary saremo in grado di diffondere all’esterno un corretto messaggio su cosa è il Rotary. Solo diffondendo notizie corrette saremo in grado di dare la giusta immagine della nostra associazione, contrastando certi stereotipi che una cattiva informazione ha contribuito a diffondere.

Una buona conoscenza della macchina rotariana, a volte un po’ complessa, e delle nostre azioni concrete (e quindi consapevolezza del nostro ruolo)   ci consentono poi di sensibilizzare gli altri. Ma dobbiamo farci riconoscere, dobbiamo suscitare curiosità. La nostra immagine deve essere diffusa. Il nostro marchio deve essere conosciuto. Dobbiamo far conoscere i nostri successi, gridarli a voce alta.

Le campagne di immagine pubblica sono uno strumento insostituibile. Ma il metodo più semplice per farci riconoscere è indossare sempre il nostro distintivo. Tutti i giorni, in qualsiasi occasione, anche se non siamo in giacca e cravatta. Mi è capitato talvolta di assistere, con stupore, alla metamorfosi del socio che, sulla soglia della sala della riunione, estrae dalla tasca il distintivo e lo indossa. L’orgoglio dell’appartenenza deve essere mostrato sempre. Indossare il distintivo consente di farsi riconoscere dai rotariani, che sanno di aver incontrato un amico, e dai non rotariani che ci rispettano perché sanno cosa facciamo. Il distintivo può anche provocare domande da parte di curiosi che vogliono sapere: e a questo punto una buona conoscenza del Rotary e la consapevolezza del nostro ruolo sono insostituibili per consentirci di dare le informazioni giuste e, perché no, creare nel nostro interlocutore la voglia di Rotary. Non possiamo pensare di invitare nuovi soci solo perché abbiamo bisogno di incrementare l’effettivo. E’ indispensabile che essi siano “consapevoli” di ciò che verrà chiesto loro e dell’impegno che li aspetta.

In questo secondo semestre dell’anno dovranno trovare concretamento tutte le nostre idee ed i progetti programmati. In particolare mi aspetto che a febbraio tutti i club celebrino il “Mese dell’intesa mondiale” e la “Giornata della Pace e della comprensione Internazionale” più nota come Rotary Day. E’ questo il mese in cui i club dovranno realizzare Forum o progetti mirati alla Pace, attività propedeutica per poter accedere agli attestati presidenziali. Daremo così anche il nostro contributo per la costruzione della “Pace attraverso il servizio”.

Auguro a tutta la Famiglia del Rotary un sereno 2013.

Con Amicizia.

Silvio



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